Con grande schiettezza, determinazione e con uno spiccato senso critico, Luca Ficarrotta, 29enne fantasista del Palermo, si è espresso sulle colonne de il “Giornale di Sicilia“, analizzando il momento che sta attraversando la compagine rosanero, esprimendosi anche riguardo al suo rendimento, sin qui non particolarmente “esaltante” e per cui si è visto catapultare nell’occhio del ciclone, con i sostenitori palermitani che si aspettavano certamente di più da lui.
Queste le parole di Luca Ficarrotta, estrapolate dall’intervista rilasciata dallo stesso, ai colleghi de il “Giornale di Sicilia“.
“È un momento molto particolare per la squadra e anche per me, personalmente. I tifosi ultimamente, sui Social, mi stanno massacrando, ma la pressione che stiamo subendo è di sicuro uno stimolo in più. Il tifoso paga il biglietto e ha il diritto di criticare, ci sta. Il palermitano poi è molto attaccato al Palermo; non dimentichiamo che da qui è passata gente come Cavani, Dybala, Sirigu e altri campioni che hanno vinto anche un Mondiale. È ovvio che i nostri sostenitori vogliano scappare in fretta da questo incubo della Serie D e capisco che vogliano svegliarsi Domani e ritrovarsi in Serie A. La pressione che ci danno è uno stimolo in più per fare di tutto per andar via da questa Categoria.
Secondo me, trovarci ad un certo punto a sette punti dalla seconda, ci ha fatto arrivare un messaggio sbagliato. Quel vantaggio così importante ci ha fatto un po’ rilassare e non doveva succedere. Conosco bene la Categoria, questo è un campionato stranissimo. Lo si è visto anche contro il Troina, dove proprio in virtù di un approccio mentale complicato, abbiamo fallito due rigori, cinque palle gol e alla fine abbiamo pareggiato.
Sono abituato a segnare molto e se ho fatto trenta gol in due anni non può essere un caso, ma adesso il gol sta diventando quasi un incubo e questo mi porta a non giocare da Ficarrotta. Sono rammaricato perché non sono ancora riuscito ad esprimermi come avrei voluto, ma nel Calcio, l’unica strada che conosco è lavorare. Mister Pergolizzi mi sta dando tante possibilità, anche se da titolare ho giocato solo sette volte ed un giocatore più gioca, più entra in condizione e trova fiducia. Con questo non voglio dire che il tecnico non mi abbia messo in condizione di essere al top, ma che probabilmente per colpa mia ho trovato meno spazio di quanto desiderassi. Al di là di questo e del rendimento personale, abbiamo come squadra l’obiettivo unico di centrare la promozione diretta in Serie C ed è questa l’unica cosa che conta. È un pensiero che accomuna me, i miei compagni e tutto l’ambiente e daremo sempre il massimo per poter centrare questo traguardo e far tornare Palermo e il Palermo là dove meritano di stare”.